Un'isola, un grande prato d'acqua su cui riposano tante piccole case
galleggianti, come tende per occasionali campeggiatori. Un ragazzo
appena fuggito da un orribile delitto è lì per togliersi la vita. La
custode/barcaiola (una Caronte al femminile) di questo strano parco
acquatico fa di notte la prostituta fra una casetta e l'altra. Ma poi
conosce lui, smette. Li attrae la disperazione reciproca, il bisogno di
cercare e trovare qualcosa. L'acqua che li divide è il liquido dal quale
tutti pescano, nel quale tutti depositano i propri escrementi, è il
simbolo della vita ma anche lo spazio che separa le esistenze l'una
dall'altra.